I legislatori statunitensi e di altri paesi fanno appello al Presidente Trump perché faccia un passo indietro rispetto l’abisso nucleare

I legislatori statunitensi fanno appello al Presidente Trump perché faccia un passo indietro rispetto l’abisso nucleare a seguito delle minacce dello stesso di scatenare ‘fuoco e fiamme’ sulla Corea del Nord - 11 agosto 2017

Foto di copertina: I membri del Congresso statunitense Barbara Lee e John Conyers

 

Ieri i legislatori statunitensi hanno risposto alle provocatorie minacce del Presidente Trump contro la Corea del Nord facendo appello perché si faccia un passo indietro dall’abisso nucleare e per il perseguimento di soluzioni diplomatiche in risposta alla crescente crisi nucleare.

 

Giovedì il Presidente Trump ha annunciato che ‘La Corea del Nord non può permettersi di levare ulteriori minacce nei confronti degli Stati Uniti’ altrimenti ‘Risponderemo con fuoco e fiamme ed una tale veemenza che il mondo rimarrà stupefatto’.

 

L’annuncio ha scioccato il mondo diplomatico ed aumentato le tensioni fra Corea del Nord e Stati Uniti. La Corea del Nord ha risposto che in caso di attacco il paese risponderebbe aggredendo Guam, una base militare statunitense di grande importanza nel Pacifico.

 

 

Il Senatore Ed Markey - Copresidente di PNND - ieri ha risposto affermando che:

 

‘La retorica del Presidente Trump è il peggior modo di gestire l’atteggiamento provocatorio della Corea del Nord. Aumenta irragionevolmente il rischio che le minacce coreane si tramutino in guerra vera e propria. Piuttosto che spaventare i nostri alleati e gli americani con una retorica bellicosa, il Presidente Trump dovrebbe immediatamente autorizzare il Dipartimento di Stato perché affronti dibattiti proficui con la Corea del Nord, considerandoli non tanto una concessione, quanto una reazione di buon senso’.

 

Il Senatore Markey ha inoltre approfittato dell’occasione per sollecitare il Senato affinché rimuova l’attuale autorizzazione presidenziale che prevede il lancio di testate nucleari senza dover necessariamente consultare il Congresso statunitense.

 

Dobbiamo far sì che il Presidente Trump non posso trasformare in realtà la sua retorica aggressiva attraverso un attacco nucleare preventivo, aggirando la legislazione che io stesso ho introdotto assieme al membro del Congresso Ted Lieu (Democratico californiano). La legge proibisce al Presidente di prendere tale iniziativa senza che il Congresso abbia approvato una dichiarazione di guerra formale’.

 

 

Alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, I membri di PNND Barbara Lee e Jhon Conyers guidano la replica a quanto affermato dal Presidente

 

I membri di PNND Barbara Lee e Jhon Conyers - membro di alto grado nell’organizzazione - hanno risposto alla crisi crescente scrivendo una lettera avallata da più di 60 colleghi Democratici inviata ieri al Segretario di Stato Rex Tillerson con lo scopo di sollecitare l’Amministrazione Trump perché sia più moderata nei confronti della Corea del Nord.

 

La retorica belligerante del Presidente Trump nei confronti della Corea del Nord è pericolosa. E’ di assoluta importanza che il Presidente Trump diminuisca il livello di tensione e sviluppi rapporti diplomatici con la Corea del Nord’, ha affermato il membro del Congresso Lee. ‘Piuttosto che minacciare l’uso delle armi, dovremo procedere attraverso dibattiti diretti con la Corea del Nord per evitare che la crisi entri in una spirale fuori controllo’.

 

Barbara Lee ha inoltre fatto pressione perché l’Amministrazione Trump riconosca il ruolo costituzionale del Congresso nell’autorizzare un atto di guerra.

 

La questione è che non sussiste soluzione militare a questo problema. Per di più, il potere di dichiarare guerra - o avviare un attacco preventivo - giace nelle mani del Congresso. Il presidente Trump e i suoi consulenti devono rispettare l’autorità costituzionale del Congresso per quanto conviene il voto a sostegno di qualsiasi operazione militare’.

 

 

‘Abbassiamo i toni della retorica’ sostiene il leader del Partito Laburista britannico

 

Il membro del Consiglio di PNND Jeremy Corbyn, leader del Partito Laburista britannico, ha fatto appello oggi ai leader di Nord Corea e Stati Uniti affinché ‘abbassino i toni della retorica’ e ‘tengano dialoghi diretti nell’interesse della sicurezza reciproca’.

 

Non possiamo comportarci irresponsabilmente di fronte ad armi nucleari che costituiscono minacce così rilevanti’, Corbyn ha dichiarato alla BBC. ‘Penso sia giunto il momento che sia Donald Trump che Kim Jong-un abbassino i toni delle minacce, magari affrontando un dialogo proficuo. Ho fatto richiesta ad entrambi affinché plachino gli animi. Vi sono telefonate che potrebbero essere fatte, discussioni che dovrebbero prendere piede nell’interesse della sicurezza ed integrità del mondo intero’.

 

 

L’alto Rappresentante delle Nazioni Unite per gli Affari Esteri fa appello all’uso della diplomazia

 

Il membro Onorario del Consiglio di PNND Federica Mogherini, attualmente Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per gli Affari Esteri e le Politiche di Sicurezza, in un recente appello al Consiglio Europeo per gli Affari Esteri ha richiesto che si faccia uso della diplomazia sostenendo che ‘[...] abbiamo più margine d’azione sostenendo soluzioni che siano di natura politica e diplomatica; certamente un’azione militare non può essere considerata risolutiva per le vicende che stanno sviluppandosi in Nord Corea, come la Corea del Sud ha sottolineato chiaramente’.

 

L’11 agosto 2017, Federica Mogherini ha annunciato che terrà un incontro speciale sotto l’egida del Comitato di Sicurezza dell’UE che si terrà il 14 agosto per discutere della crescente crisi coreana ed il ruolo dell’Unione Europea nella medesima.

 

 

Mozione nel parlamento scozzese a favore della diplomazia e dello stabilirsi di una zona libera da armi nucleari nel Nord Est Asiatico

 

Oggi il Copresidente di PNND Bill Kidd ha sottoscritto una mozione al parlamento scozzese facendo appello alla diplomazia come strumento di risoluzione della crisi nordcoreana, proponendo di stabilire una zona libera da armi nucleari nel Nord East Asiatico.

 

Il Parlamento prende atto delle crescenti tensioni legate al possibile conflitto militare dovuto alle capacità missilistiche e nucleari della Nord Corea; sostiene la lettera indirizzata al Presidente Trump avallata da 64 membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, la quale ricorda al Presidente che un attacco militare senza il permesso del Congresso violerebbe la costituzione. La lettera fa pressione affinché si segua un approccio diplomatico e sottolinea il supporto al medesimo da parte di vari esperti di politica statunitense fra cui Morton Halperin - ufficiale politico di alto livello durante le amministrazioni Johnson, Nixon e Clinton - il quale sostiene il concetto di zona libera da armi nucleari nel Nord East Asiatico’.
 

Una zona libera da armi nucleari nel Nord Est Asiatico come possibile soluzione

 

Nel maggio del 2010, un gruppo transpartitico di parlamentari provenienti da Giappone e Corea del Sud ha proposto la negoziazione di una zona libera da armi nucleari nel Nord Est Asiatico come soluzione rispetto il crescere della minaccia nucleare da parte della Corea del Nord. Il gruppo ha incluso una serie di ex ministri per gli Affari Esteri nonché l’attuale ministro degli Esteri Taro Kono, a quei tempi Copresidente di PNND.

 

Il gruppo ha sostenuto l’idea che un Nord Est Asiatico inteso come zona libera da armi nucleari (Nuclear-Weapon-Free Zone: NWFZ) costituirebbe un approccio più efficace rispetto alla richiesta diretta alla Nord Corea affinché abbandoni la propria posizione rispetto al nucleare. Da allora, dibattiti informali con parlamentari e diplomatici nordcoreani hanno dato ragione di credere che la posizione del gruppo sia effettivamente quella vincente.

 

Katsyua Okada, uno degli ex ministri degli Esteri che supportò la proposta nel 2010, ha rilasciato un Modello per il trattato NWFZ per il Nord Est Asiatico basato sullo schema 3+3 inizialmente sviluppato dal Dottor Hiromichi Umebayashi. Questo modello farebbe leva su Corea del Nord, Giappone e Corea del Sud affinché si accordino perché ciascuno stato si privi di armi nucleari e basi missilistiche territoriali, nonché smetta di minacciare le controparti attraverso l’uso delle medesime. Il modello richiederebbe inoltre che Cina, Russia e Stati Uniti si impegnassero in modo tale che non si faccia uso dello strumento nucleare per minacciare Giappone, Corea del Sud e Corea del Nord.

 

Il Dottor Umebayashi riceverà a settembre di quest’anno il Premio Internazionale per un Futuro Senza Nucleare come riconoscimento al potenziale del suo modello 3+3 per stabilire una NWFZ nel Nord Est Asiatico la quale risolverebbe la crisi regionale attualmente in corso.

 

Sono estremamente grato di ricevere questo premio per i miei sforzi rispetto allo stabilirsi di una zona libera da armi nucleari nel Nord Est Asiatico, ma dobbiamo comportarci cautamente rispetto questa tematica in quanto dette zone richiederanno uno sforzo congiunto affinché vengano realizzate, soprattutto alla luce dei potenziali oppositori. Spero che questo premio rafforzi il potere delle persone affinché questo obiettivo venga raggiunto’.

 

 

Leader religiosi e sindaci del Giappone sostengono il piano per una NWFZ nel Nord Est Asiatico

 

Il 9 agosto 2017, il sindaco di Nagasaki Tomihisa Taue ha fatto appello al governo giapponese affinché esamini l’applicazione di una NWFZ nel Nord Est Asiatico come possibile soluzione al crescere della crisi nucleare. L’appello è stato effettuato tramite la Dichiarazione di Nagasaki, presentata dal sindaco Taue alla commemorazione annuale del bombardamento nucleare di Nagasaki.

 

Il sindaco Taue è uno dei 545 sindaci giapponesi i quali, a fianco dei 126 leader religiosi del Giappone, hanno sostenuto la proposta per l’applicazione di una NWFZ nel Nord Est Asiatico.

 

 

Gli esperti statunitensi sostengono la NWFZ nel Nord Est Asiatico

 

Un numero sostanzioso di esperti di politiche statunitensi sostiene il concetto di NWFZ nel Nord Est Asiatico fra cui Morten Halperin, ufficiale di alto livello durante le amministrazioni Johnson, Nixon e Clinton. Questo il documento per la Promozione della Sicurezza nel Nord Est Asiatico: Un Nuovo Approccio di Morten Halperin.


 

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